segue Storia del GAP, a cura di Erasmo Capuzzo
L' anno 2000 vede l'affermazione dei Corsi di Astronomia e in quello seguente vengono
scoperte le prime Novae in M31 dal nostro Osservatorio. Abbandonate le "commissioni" e
i "democratici suggerimenti", gli astrofili dell'Osservatorio acquistano privatamente un filtro Hα
e scoprono Novae extragalattiche una dopo l'altra: in tre anni diventeranno più di 20!
A seguito di tali scoperte l'UAI ci conferisce il premio "Guido Ruggieri" per l'anno 2002.
Intanto il Planetario vede stabilizzarsi le visite al livello di massima capienza e serena gestione.
Un registro riporta le firme degli insegnanti accompagnatori, seguite da commenti lusinghieri. Qualche visitatore osserva che il Planetario
dovrebbe essere più grande, ma questo non dipende solo dagli Astrofili.
Anche la Sede continua e migliora il suo compito di polo di attrazione: ogni sabato alcuni astrofili (massimo dieci...) si trovano a discutere
di tutto, dalla curvatura degli specchi all'esistenza di Dio, passando per le stupidaggini pubblicate sulle più autorevoli riviste.
I corsi di Astronomia ripresi in sordina, uno all'anno, diventano due, poi tre... Il peso organizzativo è grande.
L'Osservatorio richiede risorse per una attività sempre più incisiva: nel 2002 la Cassa di Risparmio ci aiuta ad acquistare un CCD molto
raffinato, poi arriveranno nel 2004 ruota portafiltri automatica e nuovi filtri, tutto manovrabile dal sottocupola per mezzo di programmi
totalmente realizzati grazie a risorse personali straordinarie, interne al GAP.
Le Serate Pubbliche, iniziate nel 1999, diventano un'attività sistematica con programmazione annuale. La gente accorre interessata e si
arriva spesso all'esaurimento dei posti. Si alternano come Relatori i nostri Astrofili più esperti. Il proiettore di diapositive va a riposo,
sostituito dal videoproiettore. Infatti col computer si fanno cose molto belle (e terribili...)
Non cresce solo il GAP, anche gli alberi crescono!. Infatti due o tre alberi circondano l'Osservatorio minacciandone la chiusura: parte la
richiesta di potatura, seguita da risposte interlocutorie tipo: la chioma di un albero non si può abbassare (dovrei alzare l'Osservatorio?), un
ramo grosso non si può tagliare, non sappiamo di chi sono gli alberi, abbiamo finito i soldi, la ditta è impegnata altrove.... Dopo un anno di
telefonate i tecnici del Comune - presi da sfinimento - cedono e l'Osservatorio riprende a vedere le stelle. Ultimo grande successo: il Comune di
Padova ci ha restaurato e consegnato un gabinetto modello "funzionante". Non si vedeva da anni e se ne sentiva la necessità soprattutto per
le scolaresche che frequentano il Planetario...
Dal 2000
Storia del Gruppo Astrofili di Padova
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